Il Sè Sinaptico

                                                                    Il Sè Sinaptico

"Se solo per un attimo vi capiterà di rigirare pagine che incuriosiscono la vostra attenzione  spingendovi animosamente a ricercare parole..allora  significa che  quella  scrittura in bianco e nero avrà catturato la vostra immaginazione"
Antonella Santoro

Ho terminato da poco di leggere "The synaptic Self" scritto nel 2002 da Joseph LeDoux neurobiologo e docente di neuroscienze presso il Central for Neural Science dell'Università di New York e  sono rimasta affascinata dalla  sua minuziosa descrizione sui meccanismi che sottostanno ai processi di apprendimento e di memoria.La lettura di queste pagine ci invitano a viaggiare nella nostra mente per meglio comprendere e comprenderci perchè  ogni individuo non rappresenta un semplice assemblaggio di corredi genetici ma , soprattutto  ,un insieme di esperienze soggettive ,un intricato sistema sinaptico rielaborato e memorizzato del proprio vissuto.
"I  nostri geni possono condizionare il nostro comportamento ma i sistemi responsabili di quello che facciamo sono plasmati dall'apprendimento"
Natura contro Cultura
Natura: il  corredo  genetico di ogni individuo influenza il comportamento di ognuno di noi sintetizzando le  proteine che regoleranno la trasmissione sinaptica di uno stimolo afferente trasformandolo in stimolo efferente.
Cultura: la possibilità di incrementare la plasticità sinaptica cioè la capacità dei neuroni di stabilire nuove connessioni dendritiche.
Il segreto della memorizzazione e dell'apprendimento risiede nelle sinapsi e nella loro capacità di amplificare od attenuare segnali elettrochimici che provengono dall'esterno (glutammato-recettori AMPA e NMDA-PLT).Infatti,partendo dalla Neurogenesi ,le cellule nervose embrionali incominciano a relazionarsi tra di loro grazie alla formazione delle sinapsi per poi riconnettersi,in età adulta, con neuroni preesistenti  nella Sinaptogenesi e riorganizzarsi in nuove ramificazioni dendritiche in quella che viene definita Plasticità Sinaptica.La mente non viene più intesa come una macchina pensante statica ma come un sistema fluido e dinamico nel quale confluiscono in modo armonico ma inconscio i sottocircuiti neuronali cognitivi,emotivi e motivazionali.
"Molto di ciò che facciamo è influenzato da processi che esulano dalla consapevolezza.La coscienza è importante ma lo sono altrettanto i processi cognitivi,emotivi e motivazionali che sono all'opera inconsciamente"
Le interconnessioni di nuovi circuiti nervosi permetteranno la rielaborazione di nuove informazioni ma solo dopo che queste verranno memorizzate affioreranno alla coscienza (Sè Conscio)in maniera automatica rendendoci consapevoli del cambiamento.L'intensità immediata dell'emozione raggiungendo l'amigdala attraverso la "Via Bassa" (stimoli sensoriali,talamo,amigdala) permetterà
all'individuo di rispondere alla minaccia prima di aver capito cosa sta succedendo,mentre la Via Alta
(stimolo sensoriale,neocorteccia,amigdala) permetterà la percezione cosciente dell'emozione.
Ma l'amigdala per poter riconoscere uno stimolo complesso e per poterlo discriminare ha bisogno delle aree corticali di proiezione e per selezionare il contesto in cui lo stimolo viene inserito ha bisogno dell'interazione con l'ippocampo.
Quindi gli individui è vero che  sono tutti predeterminati geneticamente ma è anche vero che  possiedono circuiti cerebrali differenti che li rendono unici nel ragionare , sentire ed agire.Quello che il neurobiologo Antonio Damasio chiama "Consapevolezza estesa":un arco di rielaborazione riflessa che permette la percezione non solo dei nostri vissuti corporei interni ma anche della consapevolezza di decidere l'azione del nostro corpo "la consapevolezza della percezione".



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